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Il congedo di paternità in Svizzera

Anche se la Svizzera può essere considerata un Paese molto avanzato per molti aspetti della vita economica e sociale, riguardo la tutela della famiglia sono stati adottati dei provvedimenti in netto ritardo rispetto ad altri Paesi europei. Ci riferiamo al congedo di paternità, che è stato introdotto nel 2020 a seguito di referendum e che si è aggiunto al congedo di maternità, inserito nel sistema delle tutele circa 15 anni prima.

Un dettaglio su cui vale la pena riflettere sono i risultati del referendum sul congedo di paternità: non così schiaccianti come si potrebbe prendere, dato che solo il 60,3% si è pronunciato per un sì, mentre il restante 39,7% ha preferito non concedere questo diritto ai padri lavoratori. La minoranza è rimasta abbastanza concentrata nei cantoni di lingua tedesca.

Il congedo di paternità in Svizzera

Chi può chiedere un congedo di paternità

Il congedo di paternità Svizzera consente ai padri che esercitano un’attività a scopo di lucro, sia come dipendenti che come liberi professionisti, di ottenere due settimane di congedo parentale distribuite durante i sei mesi successivi alla nascita del figlio. In base all’orario di lavoro del padre (se part time o full time), le due settimane potranno corrispondere a un numero di giorni diverso.

Oltre alle categorie dei dipendenti e dei liberi professionisti, possono accedere a tale congedo anche:

  • • Coloro che collaborazione nell’azienda di famiglia;
  • • I disoccupati che ricevono l’indennità di disoccupazione;
  • • I disoccupati che ricevono un’assicurazione sociale o privata a seguito di malattia o infortunio, che li rendano inabili al lavoro;
  • • Coloro che, pur avendo un valido contratto di lavoro in essere, hanno terminato il versamento del salario o delle indennità;
  • • I lavoratori che hanno versato un periodo di contribuzione sufficiente per ottenere l’indennità contro la disoccupazione

I requisiti minimi per poter accedere all’indennità parentale da parte del lavoratore che sia, al momento della nascita, il padre legale del figlio (o la cui paternità venga dichiarata nei sei mesi di seguito) riguardano essenzialmente il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali ai sensi della legge AVS, più nello specifico quindi:

  • • Durante i novi mesi della gravidanza deve essere stato assicurato ai sensi della legge sull’AVS (se il parto è prematuro, il periodo si riduce a 6, 7 e 8 mesi);
  • • Nel periodo così determinato, il padre deve aver lavorato o aver ricevuto un’IPG per almeno 5 mesi.

L’indennità di paternità: importo e modalità di svolgimento

L’indennità viene calcolata giornalmente e viene fissata nell’80% rispetto al reddito medio percepito dal padre, con un limite massimo di 196 CHF al giorno. Il limite massimo viene garantito solo a coloro che hanno un reddito mensile non inferiore a 7.350 CHF e ai lavoratori autonomi che dichiarano un reddito non inferiore a 88.220 CHF.

Il padre può usufruire delle due settimane di congedo in base al proprio orario di lavoro. In altri termini, un lavoratore a tempo pieno potrà ad esempio andare in congedo per 14 giorni oppure usufruire di 10 giorni di congedo e ricevere 4 giorni di indennità. Diversamente, un lavoratore part time regolerà le giornate di indennità in base al proprio livello part time (se ad esempio del 60% o dell’80%).

Ricordiamo inoltre che, in caso di concorso con altre indennità, ad esempio di disoccupazione, quella di disoccupazione ha la precedenza: questo vuol dire che prevale per valore rispetto ad altre indennità minori. Inoltre, sempre durante il periodo di congedo, il lavoratore ha diritto a tutte le altre garanzie che la legge attribuisce, come la protezione contro il licenziamento ingiusto e il periodo di disdetta in caso di licenziamento legittimo.

L’indennità di paternità: importo e modalità di svolgimento

Come richiedere l’indennità di paternità

Il congedo parentale può essere richiesto in 3 modi, a scelta dell’interessato:

  • Il padre stesso può inoltrare la domanda al proprio datore di lavoro, se dipendente, oppure autonomamente presso la cassa di compensazione se si tratta di lavoratore autonomo;
  • Il datore di lavoro, il quale può procedere nel caso di versamento del salario anche durante il congedo paternita;
  • Dai familiari del padre, laddove questo non adempia ai propri obblighi di mantenimento del figlio.

Nell’apposito modulo disponibile sul sito www.avs-ai.ch il datore di lavoro dovrà indicare anche la retribuzione su cui verrà calcolata l’indennità, il numero di giorni di congedo richiesti e la retribuzione versata durante il periodo dell’indennità.

Il versamento dell’indennità

L’indennità giornaliera di congedo viene versata direttamente al datore di lavoro se il lavoratore non ha attivato il congedo e il datore è obbligato a versare il salario. Se ci sono disaccordi con il datore di lavoro, l’indennità può essere versata direttamente al dipendente, previa richiesta di quest’ultimo, con le stesse modalità con cui versa la retribuzione o i compensi lavorativi. Se il lavoratore si trasferisce all’estero, la competenza per il versamento dell’indennità passa alla Cassa di compensazione.